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lunedì 18 ottobre 2010

Pulp – Charles Bukowski - Romanzo

Pulp – Charles Bukowski – Romanzo

“Figlio di puttana, l'uomo è nato per conquistare a fatica ogni centimetro di terreno. Nato per lottare, nato per morire. “

Questo è un libro di Charles Bukowski, non è un libro qualunque, non è come i libri che siete abituati a leggere di solito.

E' un breve romanzo, per le dimensioni potrebbe anche essere catalogato come “short story”: è la storia di un detective di Los Angeles, Nick Belane, “il più dritto detective di Los Angeles”, per essere precisi. Belane ha tre matrimoni alle spalle, un problema serio con l'alcol e un carattere non proprio stupendo. Si trova per le mani uno strano caso: una signora, chiamata “signora Morte”, lo incaricherà di cercare il vecchio scrittore francese Céline.

Una serie di eventi surreali si susseguiranno nella vita di Belane, stravolgendola, una vita piena di rimpianti e di autocommiserazione, mettendo il vecchio detective in situazioni pericolose al limite dell'assurdo.

Bukowski ci mette molto di sé stesso nel protagonista, perdendosi nel corso della narrazione in sproloqui, monologhi e riflessioni sulla morte, sulla condizione umana, sul sesso, sempre attraverso la sua visione cinica del mondo, cinica e terribilmente brutale.

La scrittura spazia dal sublime al linguaggio da strada, insulti e parole “sporche” non si risparmiano, ma è lo stile dell'autore, il suo linguaggio è così sporco perchè così radicato alla vita comune, alla vita da operaio, alla dura vita di chi ogni giorno combatte per sopravvivere, ma non ha ben chiaro il motivo della sua lotta.

La storia ha un'impronta noir tipica dei polizieschi anni '40, ma non si tratta di un giallo, sarebbe riduttivo definirlo così: in questo più che in altri libri di Bukowski si può carpire la filosofia dell'autore, una sorta di “testamento spirituale”, pieno di frasi rivelatrici che puzzano di alcol, di disperazione, ma che non mancano d'ironia.

E' un libro che divide, sicuramente il linguaggio crudo potrebbe fermare molti lettori, convinti di leggere magari i deliri di un vecchio pazzo (e in effetti è così, in parte). Ma credo sia uno dei libri più originali e avvincenti che io abbia mai letto, una storia surreale ma che fa riflettere, divertente e allo stesso tempo così profondamente triste, che gocciola vita vissuta come solo le grandi storie possono fare, insomma,un capolavoro.

Scritto da: Andrea Gaetani

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