Cosa potevamo aspettarci da un incontro tra il genio grezzo di Palahniuk e la religione ? Lo scrittore reso famoso dal suo romanzo Fight club e dall'omonimo film di David Fincher ci racconta la storia dell'ultimo sopravvissuto di una setta religiosa incentrata sulla totale assenza di tecnologia e soprattutto dedita al suicidio di massa, i Creedish. Il protagonista, Tender Branson, viveva all'esterno della comunità perché solo ai primogeniti era concesso di rimanere all'interno della riserva per sposare altre Creedish. I numerosi fratelli minori delle famiglie Creedish vengono infatti mandati a lavorare nel mondo esterno e peccaminoso, fuori dalla comunità. Per questo quando è finalmente arrivato il giorno del grande addio, del suicidio di massa, Tender è stato dimenticato dai suoi simili e non ha partecipato attivamente rimanendo così a camminare su questo mondo. Cosa ne sarà di lui senza più una religione che lo aiuta, una famiglia a cui spedirà i soldi e una comunità che gli faccia da punto di riferimento ? La risposta è semplice: diventerà un tipico protagonista di Palahniuk. Gli eventi che si susseguono ci trascinano in un vortice e così fanno le pagine invertite: iniziamo da pagina 289 e veniamo travolti in questo countdown verso la fine della vicenda. La carne al fuoco è come al solito tanta: una donna veggente da conquistare, un nuovo lavoro in televisione come profeta, ricordi di quando viveva nella comunità ignaro dell'esistenza di un mondo tecnologico ed evoluto e ricordi di quando era un minuscolo ingranaggio di questo avvilente mondo. Ma soprattutto a scuotere la narrazione è la scoperta che i suicidi dei Creedish sono in realtà degli omicidi e Tender è sulla lista del killer.
Chi ha già letto ed apprezzato qualunque libro di Palahniuk non deve esitare nel comprarlo e divorarne le pagine. Per chi non ha mai provato questo scrittore l'avviso è d'obbligo: Palahniuk non scrive per piacere agli altri. Nonostante dipinga una realtà talmente scoordinata da farci sorridere per i suoi eccessi, anche grazie a situazioni inverosimili con cui inguaia il suo protagonista, leggendo le sue pagine ci rimane un immagine cupa e avvilente della società americana che descrive: il mondo in cui viviamo è alienante e ci trascina così come trascina il protagonista in un vortice di eventi deliranti. Chiudendo il libro ci rimane un odio e una frustrazione verso tutto quello che ci è intorno, Palahniuk ha dissacrato e messo a nudo ogni cosa e ci ha mostrato le cose per quello che sono veramente esponendo il marcio che si trova dentro di noi. Ogni cosa avrà preso ai nostri occhi un accezione negativa. Tutto tranne, forse, gli altri suoi libri.
Scritto da: Sir Diegaccio Marini
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