Libri, copertine e recensioni scritte da chi legge davvero

Se Leggo, Leggo si occupa di recensire libri. Pubblichiamo recensioni su ogni genere di libro da persone che li hanno letti davvero. Scriviamo il nostro parere, i nostri commenti e ovviamente le recensioni piu' obbiettive che possiamo.

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lunedì 29 novembre 2010

Survivor - Chuck Palahniuk – Mondadori Editore

Cosa potevamo aspettarci da un incontro tra il genio grezzo di Palahniuk e la religione ? Lo scrittore reso famoso dal suo romanzo Fight club e dall'omonimo film di David Fincher ci racconta la storia dell'ultimo sopravvissuto di una setta religiosa survivor1 incentrata sulla totale assenza di tecnologia e soprattutto dedita al suicidio di massa, i Creedish. Il protagonista, Tender Branson, viveva all'esterno della comunità perché solo ai primogeniti era concesso di rimanere all'interno della riserva per sposare altre Creedish. I numerosi fratelli minori delle famiglie Creedish vengono infatti mandati a lavorare nel mondo esterno e peccaminoso, fuori dalla comunità. Per questo quando è finalmente arrivato il giorno del grande addio, del suicidio di massa, Tender è stato dimenticato dai suoi simili e non ha partecipato attivamente rimanendo così a camminare su questo mondo. Cosa ne sarà di lui senza più una religione che lo aiuta, una famiglia a cui spedirà i soldi e una comunità che gli faccia da punto di riferimento ? La risposta è semplice: diventerà un tipico protagonista di Palahniuk. Gli eventi che si susseguono ci trascinano in un vortice e così fanno le pagine invertite: iniziamo da pagina 289 e veniamo travolti in questo countdown verso la fine della vicenda. La carne al fuoco è come al solito tanta: una donna veggente da conquistare, un nuovo lavoro in televisione come profeta, ricordi di quando viveva nella comunità ignaro dell'esistenza di un mondo tecnologico ed evoluto e ricordi di quando era un minuscolo ingranaggio di questo avvilente mondo. Ma soprattutto a scuotere la narrazione è la scoperta che i suicidi dei Creedish sono in realtà degli omicidi e Tender è sulla lista del killer.

Chi ha già letto ed apprezzato qualunque libro di Palahniuk non deve esitare nel comprarlo e divorarne le pagine. Per chi non ha mai provato questo scrittore l'avviso è d'obbligo: Palahniuk non scrive per piacere agli altri. Nonostante dipinga una realtà talmente scoordinata da farci sorridere per i suoi eccessi, anche grazie a situazioni inverosimili con cui inguaia il suo protagonista, leggendo le sue pagine ci rimane un immagine cupa e avvilente della società americana che descrive: il mondo in cui viviamo è alienante e ci trascina così come trascina il protagonista in un vortice di eventi deliranti. Chiudendo il libro ci rimane un odio e una frustrazione verso tutto quello che ci è intorno, Palahniuk ha dissacrato e messo a nudo ogni cosa e ci ha mostrato le cose per quello che sono veramente esponendo il marcio che si trova dentro di noi. Ogni cosa avrà preso ai nostri occhi un accezione negativa. Tutto tranne, forse, gli altri suoi libri.

Scritto da: Sir Diegaccio Marini

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sabato 13 novembre 2010

La fortuna non esiste – Mario Calabresi

Mario Calabresi giornalista,ultimamente corrispondente da New York, racconta vari episodi per avvallare la sua affermazione:

   La fortuna non esiste

Non importa quante volte cadi, quello che conta e' la volonta' con cui ti rimetti in piedi. Storie di vita vere di persone comuni che sono riuscite a rialzare la testa, ricominciando da zero.

Riconvertendosi, non badando a nulla, soprattutto non badando all'eta'

Gente che non si fa tremare le gambe piu' del necessario o annientare psicologicamente perche' cade, ma ne trae energia per guardare avanti.

Libro svelto, chiaro, reale, in certi passaggi anche ameno.

Adatto per tutte le eta', per leggere la vita quotidiana americana che oggi non attraversa un buon momento ma l'americano ama la sua terra, crede nel futuro, non si perde d'animo.

Fa capire come ogni popolo dovrebbe essere nei confronti della propria terra.

"Non chiedere cosa la nazione puo' fare per te, ma chiediti cosa tu puoi fare per la tua nazione.

Scritto da: VN52

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